Ciao Prof.

Maria Cristina ha portato Isagarh a Poli.

E Poli ad Isagarh.

Un’amica che si è buttata dentro questo progetto portandosi con sé i suoi alunni della scuola elementare.

Attivamente.

Noi li abbiamo incontrati, portandoci dietro le foto per far vedere concretamente ai bambini di Maria Cristina, chi sono i bambini di Isagarh.

Abbiamo proiettato dentro la scuola di Poli, quella di Isagarh.

Quella per cui lei ed i suoi alunni hanno donato un bel po’ del loro tempo.

Ma M. Cristina ha impegnato i suoi bambini anche in uno spettacolo rock, sulle musiche di Bennato; e poi, non solo li ha portati a vedere l’opera al teatro dell’Opera ma si è anche adoperata per farli partecipare attivamente, cantandoci dentro. Già già! Proprio cantando!!

E poi la lettura in classe di testi di canzoni di gruppi emergenti e la critica a quei testi, per parlare del “Tempo” della “Tecnica” dell’”Amore”. Proprio una prof. moderna, appassionata. Quel tipo di persone che non stanno li a menarsela (come direbbe il buon Finardi), che ci piacciono e che regalano e testimoniano con umiltà e dedizione che le cose si possono fare, le vogliono fare.

Questa notte Maria Cristina è morta. Ed io sono molto triste.

Non me l’aspettavo, perché come tutte quelle persone che non stanno li a menarsela, non ti fanno capire a che punto stanno le cose, perché tutto il resto è più importante, perché non vogliono portar via attenzione, non vogliono far stare in pensiero.

E io non ho avuto il tempo di sentirla, in tempo.

Almeno di ringraziarla di aver incrociato la sua vita con quella di Building Sounds, con la mia vita, regalandomi la testimonianza che si può insegnare (e cucinare, perché la prof. era un’ottima cuoca) e vivere con passione senza risparmiarsi, ché chi si risparmia resta li a menarsela, a guardarsi i piedi.

Ciao prof. mi mancherai davvero.

Danilo Butcovich